Etimologia: il suo nome deriva dal fatto che questo elisir non è “amaro” come in genere sono gli altri amari, ma piuttosto dolce. È quindi un “amore di amaro”, cioè “Amordamaro”.
Colore cupo, molto scuro. Profumo ricorda l’arancio amaro, il biancospino, il bergamotto, emergono note di caffè tostato. Originale e veramente intrigante, ricorda antiche fragranze, sapori dimenticati. Gusto caldo, armonico, morbido e vellutato, dolce.

Confettura Bio Extra di Fichi con Tartufo Stefania Calugi
Rum Chairman’s Reserve
Miscela di Caffè Guatemalan Trinci
Antipasto di Pomodori S. Marzano Olivodoro
Pinolosa Pesto Artigianale
Uova della Garfagnana
Sileno Ciliegiolo
Triangoli fatti a mano con formaggio erborinato e pere Pastificio La Castellana
Riso Carnaroli Integrale Molino e Riseria
Zuppa Bio di Legumi e Cereali Floriddia
Aceto Balsamico Antiche Acetaie
Belcore 
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